Quello delle lettere anonime è un fenomeno assai diffuso, anche più di quello che si potrebbe pensare.
Nei regimi totalitari, questa pratica si ritrova spesso incoraggiata dalle stesse autorità...è così avvenuto, ad esempio nella Russia stalinista ed anche durante il fascismo, regimi che utilizzavano una ragnatela di delazioni anonime per denunciare cittadini ritenuti contro il regime o addirittura sovversivi...
Si ebbe una recrudescenza del fenomeno anche nell'epoca Maccartista negli Stati Uniti per denunciare presunti comunisti, in Italia nel corso della prima guerra mondiale ed alla fine della seconda nei confronti di ex fascisti, quando i comandi partigiani e la magistratura furono destinatari di un gran numero di segnalazioni inviate da mittenti sconosciuti....
La lettera anonima fece proseliti anche verso importanti personaggi dello spettacolo...nell'ottocento ne furono vittime nomi come Victor Hugo, Alessandro Manzoni, Giuseppe Verdi, Edmondo De Amicis....
La storia criminale è segnata molto spesso da vicende legate a lettere o, recentemente telefonate, considerate anonime....
Insomma non si inventa nulla di nuovo ma resta sempre lo stesso sentimento....quello di una pratica odiosa e da censurare, ed anche quella sensazione di torbido e di poco chiaro che aleggia sulla testa dell'autore o degli autori....
Cliccando sul titolo vi rimando ad un interessante articolo di approccio criminologico del fenomeno...
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