venerdì 8 gennaio 2010

IL NUCLEARE NON SI FARA'....

In Italia i mass media e la nostra classe politica in toto danno peso a una questione che fondamentalmente non esiste...il ritorno all'energia atomica. I costi di questa fonte d'energia sono pressochè insostenibili, sicchè il dibattito è pura retorica.
In tutto l'occidente attualmente sono in costruzione due sole centrali nucleari...una in Francia, a Flamanville, ed una in Finlandia, a Oikiluoto...entrambe con tecnologia francese Areva, la stessa privilegiata dall'Enel e dal nostro governo.
L'impianto Finlandese di Oikiluoto doveva essere consegnato entro il 2009...ora si parla del 2012 con costi di costruzione saliti del 70%...un vero e proprio disastro industriale a cielo aperto...e questo ancor prima dell'ultima pesante messa in mora sui sistemi di sicurezza avanzata da tre agenzie per la sicurezza nucleare...la francese Asn, la britannica Hse'n Nsd e la finlandese Stuck..
Tutto ciò produrrà un ulteriore allungamento dei tempi con un sensibile innalzamento dei costi...è molto probabile che si assisterà all'ennesima costruzione di una cattedrale del deserto..
Del resto, non è un caso che negli Stati Uniti, dove la produzione di energia elettrica è da sempre totalmente privatizzata, è dagli anni 70 che non si avviano costruzioni di nuove centrali nucleari.
E non sono bastati i fondi stanziati da Bush per ripartire.
Il nucleare non è competitivo economicamente...la struttura dei costi del kilowattora nucleare è infatti particolare rispetto a quello di altre fonti.
Incide molto la costruzione degli impianti, relativamente poco la gestione ed il costo del combustibile, tantissimo lo smantellamento e la chiusura del ciclo, con la messa in sicurezza delle scorie( calcolate che il solo impianto non definitivo per le scorie ad alta attività in costruzione a Bure, in Francia, costa all'incirca 15 miliardi di euro!...e stiamo parlando esclusivamente di scorie di ciclo..).
Quindi, carta e penna in mano risulta palese che per un paese come l'Italia, già dissanguata di spese pubbliche risulterebbe retorica pura aggiungerci spese e tempi di queste proporzioni...
La nostra missione energetica per il futuro prossimo è la Green Economy con un corretto ed intelligente carotaggio degli eventuali siti per le installazioni..

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