venerdì 20 novembre 2009

LA CINA E LA VISIONE MARXIANA DI TREMONTI

La nuova strada economica mondiale per il futuro prossimo è cosa fatta e sancita in un G2...un patto di non belligeranza e di cooperazione geoeconomica tra Stati Uniti e Cina....il resto del mondo dovrà, volente o dolente, stare a guardare, possibilmente in maniera composta e intruppata all'interno delle direttive che il nuovo ordine mondiale darà in maniera diretta o indiretta...
L'Europa unita ( si fà per dire ovviamente ), insieme a potenze vecchie e nuove dell'economia mondiale quali India, Brasile, Giappone si preparano ad una difesa ad oltranza, chiaramente cercando di non indispettire i due colossi...
In questi giorni il nostro ministro dell'economia Giulio Tremonti è a Pechino e ieri l'altro ha tenuto un interessante tesi rivolgendosi alla Scuola Centrale del Partito Popolare Cinese ( quelli che mangiano i bambini, ricordate? )....
Ha tuonato con un messaggio potente e molto politico, parlando di mondo che cambia, crisi economica al di là di finire, ribadendo che un Mondo a 2 non è sufficente per poter far fronte alla situazione attuale.
Tremonti ha fatto l'esempio di un tavolo che si sostiene meglio con tre gambe, invece che con due ( se fossero quattro le gambe sarebbe poi l'ottimo, aggiungiamo noi )...
I dirigenti Cinesi della Scuola, intervenuti alla conferenza sono rimasti affascinati dall'insieme pratico, realistico ma anche ideale del discorso Marxiano di Tremonti.
Realisticamente il discorso resta tale e nulla sposta...
Come fà un Europa che non ha una benchè minima integrazione politica a volere, a cercare di essere il terzo polo di una integrazione delle regole economiche mondiali?
L'Europa è un continente vecchio, sorpassato, con un economia stagnante, sommersa da prodotti e sopratutto ancora molto divisa tra singole realtà, spesso inconciliabili tra loro...
Nel nuovo mercato globalizzato valiamo poco più che zero...
Con buona pace di Tremonti, ci si dovrà rassegnare ad essere un vagone, nemmeno di prima classe, di un treno con macchinisti totalmente diversi da noi e che decideranno loro in piena autonomia il tragitto da percorrere e le varie fermate da fare...il resto sono e restano belle parole, eccellenti discorsi e niente più.
L'unica cosa che si può fare in questo momento è cercare di usare le nostre doti di mediatori che ci sono state sempre attribuite, per riuscire a far camminare insieme due colossi come Stati Uniti e Cina che sono in certi settori distanti anni luce e cercare di tenere in un equilibrio, che sino ad oggi non sembra molto stabile, i due finti amici...se saremo bravi a farlo, chissà che qualche avanzo del pasto non ci venga buttato anche a noi!
Perchè noi europei abbiamo una grande arma in mano..la nostra Storia, le nostre conquiste sociali hanno fatto sì che ad oggi abbiamo una carta dei diritti dell'uomo che fà impallidire, e di molto, le regole sociali che governano i due colossi dell'economia mondiale!!

Nessun commento: